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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Io e te

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  Conosci la vita, compagna dei giorni che passano ? Ha con se una valigia, la vita, dove ripone gli eventi. … ricordi lontani che si mescolano, che riemergono, che riaffiorano dal calendario degli anni. Certe sere, quando il sole tramonta e fai sosta, apri la valigia e tra i ricordi trovi una gonna stropicciata e la luna, che è sempre la stessa, che è quella di adesso …. un lampione che illumina il blu della notte e due valigie che, da quella notte, camminano insieme profumate di ginestra.

Einsiedeln

      L’allodola canta sul limitare della boscaglia. E voi, rondini, che fate... Ho un’anima che soffre Non vedete? Corre confusa e cerca l’Amore... Volatemi intorno, rondini portatemi nel cielo dell’infanzia, oltre le nubi, appeso alle stelle di pensieri caduti ritrovati... gioia di vivere pienamente pensieri dimenticati sulle volte di una chiesa barocca. La casa sulla collina ha cespugli di rose bianche   "Sono nera, ma bella" (Cantico dei cantici 1,5) La Madonna di Einsiedeln e il Bambino sono di color nero, come molte altre statue della Madonna, sparse in tutta Europa. Scura e poi nera è diventata nel corso dei secoli questa statua di legno per il fumo delle candele, delle lampade ad olio e dell'incenso. Prima di fare ritorno ad Einsiedeln nel 1803 con grande solennità e gioia, fu sottoposta ad un restauro in Austria. L'artista la ripulì ridando una tinta color carne alla Madonna e al Bambino. Ma la gente rimase delusa: "Non è l...

Amo il silenzio

  Amo il silenzio lo cerco e lui mi trova Nel silenzio ascolto il tempo che scorre, gli odori, i sapori, il tanto o il niente lontano dai passi: un refolo di vento. Amo il silenzio, lo cerco e lui mi trova memoria dell’Assoluto, mistero della vita.  

Misuro i miei limiti

  Misuro i miei limiti di uomo e penso che l’Amore vince il niente e profuma di eternità.  

Nel buio di una notte senza stelle,

  Nel buio di una notte senza stelle   Nel buio di una notte senza stelle, la notte del non senso, un Vento, è una parola, batte l’uscio del niente. "Apri ! " chiede il Vento e scuote la stanchezza dei giorni, entra nell’anima e guarda dentro. È la pietà che manca e sento cigolare nei cardini i limiti, la fragilità dell’essere e dell’esistenza. Parole dolci invadono la mente ma il Vento insiste e scuote, ora leggero, membra stanche, ormai vinte. Guardo l’Immenso nell’inutile difesa. Che vuoi da me? chiedo Dammi pace, Vento Non vedi? non reggo il tempo ed è già sera: un domani che cade addosso ai giorni che si succedono e scompare. Dovrò lasciare per non risorgere? Sento il peso insostenibile di scelte che pensavo leggere e sono qui, davanti al mistero della vita, in questa notte senza stelle. Che vuoi da me? Porto la gioia dell’amore donato,vissuto, e amare è stato come un sogno: ricordo dell’innocente bambino che giocava con le farfalle. Porto il d...

Straniero ovunque

    Quello che manca è andare per rinascere a nuove emozioni, sensazioni; alle armonie degli amori nascosti dal fango delle tante strade percorse. Straniero ovunque da straniero nuovamente vado lontano da sentieri inospitali. Difficile è trovare rifugio, riposo: è già sera. Il cammino è duro ma, laggiù, dove il vento agita gli alberi, una luce, una casa promette ristoro, calore, volti di giovani donne e canti.     Il ricordo di melodie antiche riscalda il cuore sofferente. Povero il mio cuore tanto a lungo esposto ai venti! Alzo la lanterna e vado: un mondo nuovo aspetta e accoglie, un luogo cercato, desiderato. Raggiungerò la casa domani, all’alba Non importa la distanza: il cammino è sicuro. Farò sosta nella casa sulla collina, prima dei monti dove nasce l’arcobaleno. Straniero ovunque giungo alla meta e chiedo ospitalità. Ho bussato alla porta del Signore. Le membra stanche, le ferite aperte e sanguinanti reclamano cure, riposo. H...

Dalla parte del torto

  Se guardo indietro, a quello che è stato di me, alle mie scelte, al mio stare tra la gente e le cose, posso anch’io dire con Bertold Brech : . ''Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati''. Provo ad accennare i miei pensieri. • Ci sedemmo dalla parte del torto …  nel mio caso sempre e comunque mi sono seduto dalla parte di quelli che non hanno, dei dimenticati, degli esclusi,dei sofferenti; di quelli che subiscono ingiustizie. Soprattutto sono da sempre dalla parte delle giovani generazioni a cui ‘’qualcuno’’ ha rubato il futuro … Dalla parte dei perdenti, di chi ha torto, quindi … • Tutti gli altri posti erano occupati. …   mi viene da dire che non sempre la maggioranza ha ragione. Lo dimostra la situazione politica, economica e sociale che stiamo vivendo e i giorni che abbiamo davanti si annunciano difficili. Viviamo una situazione che non nasce dal caso ma da anni e anni di scelte sbagliate frutto dell’egoismo C...

Forestiero in terra d’Egitto

  Mi chiamo Hassan, ho 12 anni e vengo da un paese africano. Un missionario comboniano, un italiano mi ha sottratto all’esercito dei bambini che, armati combatte e uccide la gente dei villaggi. Avevo un mitra, mi ha dato un libro. Mi chiamo Hassan e con mia madre ho attraversato il deserto e poi il mare ed ora sono qui, nel paese delle libertà, qui, dove la gente ama i bambini e non uccide lo straniero Sta scritto nella Bibbia, il libro avuto in dono da un missionario italiano Sta scritto li e dice … "Non molesterai il forestiero né lo opprimerai perché voi siete stati forestieri in terra di Egitto” Io sono Hassan fuggito dalla guerra e dalla fame e sono solo. 

Strade

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  Strade, strade , alcune corrono verso il nulla, lontano da quello che vorremmo essere, noi, figli della luce; figli di tutto ciò che è buono, vero e giusto. E la luce non si manifesta nel segreto, non si nasconde. Strade, strade alcune corrono verso il nulla altre si sfiorano , si allontanano e quando si uniscono diventano destino.   Strade, strade … alcune corrono verso il nulla, altre si sfiorano  alcune si uniscono e quando si allontanano diventano memoria.  

Ho bisogno di sogni

  Ho bisogno di sogni. Non vivo Senza

Eccomi qui

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    Eccomi qui, la testa consumata da venti al caldo di un camino che brucia pensieri. Parole come fumo cercano il cielo. Il giovane studia e prepara il futuro Per cosa poi, ha smarrito il senso. Non alza le tende , non c’è di meglio … Una generazione ha dato e poi tolto. Più nulla... nelle mani degli economisti quello che resta dei fallimenti. Sui davanzali gerani rossi della casa in rovina … L’ebreo cantava al tramonto la terra lungo la Limat in un qualche Tea Room di Zurigo. Wenn ich rufe, erhòre mich , Gott, du mein Retter Du hast mir Raum gescaffen, als mir angst war Sei mir gnàdig, und hòr auf mein Flehen ! Canta ora l’arabo lungo i vicoli della città che racconta storia; pietre alzate, abbattute e nuovamente alzate e torri come bastioni sui fianchi della collina. È nenia di colori, un quasi lamento e non mi appartiene. La fanciulla porta il velo. Ho combattuto agitando la spada ...  

Alberi

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  Ognuno ha la sua vita, i suoi giorni, la sua storia ma un giorno, credimi succede, qualcuno verrà a tagliare l'albero che hai scelto e allora saprai della libertà.   Ho piantato alberi tutta la vita, alcuni storti, altri dritti, alcuni ombrosi, altri slanciati verso il tanto che ho trovato e sempre dalla parte degli ultimi.

Cade la neve

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  Stamani il tetto della notte si è aperto al giorno nevoso Cade la neve

Pensieri randagi

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  Stanotte il latrare dei cani attraversa lampioni sospesi e raggiunge il silenzio. Non c’è nessuno lungo la strada ... Solo questo latrare insistente di pensieri randagi che sale tra nebbie notturne e stanze vuote. Immagino giardini d’agrumi e oasi nel mare ionico dei passi. Volesse il vento aprire il cielo e raccontare le stelle mentre tu, fanciulla bretone volo di gabbiano odalisca di Matisse raccogli sogni innocenti.  

Buonanotte !

  Ti lascio la buonanotte ti lascio ai tuoi sogni di giovane donna capace di amare il presente e il futuro e quello che noi, giovani di ieri, abbiamo amato, fortemente voluto, ma imbrigliati non abbiamo difeso.

Animo !

  Animo ! lascia che vento nuovo circoli attorno a te. Tu segui semplicemente il movimento che si crea e mettici tutto te stesso. C'è qualcuno che ti vuole bene, molti ti vogliono bene, devi scoprirli, cercarli. Va ? la vita non è un gioco di successo o di fallimento. Non va ? la vita è vita e va vissuta   come è rendendo grazie di tutto. Stringi le mani alla vita e ti porterà lontano...  

Deserto

  Sabbia a perdita d’occhio: deserto. Ho lasciato le colline avvolto nel freddo di un pomeriggio d’autunno ed ora sono qui, icona posata sulla spiaggia sterminata del tramonto. Misuro i passi, consumo le distanze,i pensieri. L’uomo che ero è rimasto dove la valle scende in direzione del mare mentre l’onda della risacca, impetuosa e disordinata, batte lo scoglio Sulla tela niente. (2005)

Deserto mare

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  Un miraggio nel deserto dei giorni dove il mare finisce e l’anima incontra lo scoglio. Parole, immagini bellissime, poi nulla... nulla all’orizzonte mentre la risacca raccoglie il calare della sera. Miraggio ! Poi nulla. Di qua deserto mare, di là sabbia che avvolge i passi, le ansie, l’attesa: tracce ! Resto nell’angolo e attendo. Cerco ( mio Dio) parole, percorsi di pace: amore. Sentieri nascosti (2005)

Alle 7,30 in ospedale

  Preparo la borsa Faccio la doccia Lavo i capelli Taglio la barba Vado a dormire Provo a dormire . ... Domani Alle 7,30 in ospedale . ... Rientro in casa Disfo la borsa Metto il pigiama Entro nel letto Ripasso gli eventi.

Convalescenza

  Le otto del mattino: mi alzo. Che noia … piove! Metto il borsalino, l'impermeabile alla Bogart, immagino Casablanca. Scendo le scale, apro il portone, esco. Rivoli d'acqua accompagnano i passi. Costeggio le case, entro in un bar, ordino un caffè, una brioche. Bevo il caffè, la brioche sa di forno caldo. Il locale ? odora di muffe e piedi sudati. Non è un bel posto. Vado dal giornalaio, leggo di M …. e della sua ombra. Non è una bella giornata: piove! Immagino Casablanca. Rientro a casa. Ripongo l'impermeabile e il cappello borsalino. Siedo sul divano, mi alzo, prendo un libro, apro il libro, mi siedo, inizio a leggere. Finalmente il sole mentre fuori piove. (maggio 2008)  

Ricordando San Paolo, lettera ad Alda Merini

  Quando ero bambino, ragionavo da bambino ma poi, divenuto uomo ho capito che l’amore salva i cuori sofferenti   feriti dall’ingiustizia che vive nelle cose Ciò che era bambino l’ho abbandonato, ho abbandonato il mondo imperfetto che avevo conosciuto ed ora cammino lungo la strada che porta alla terra del latte e del miele [... è venuto il momento di cantare una esequie al passato.]  

Io so

  Io so! per dire che riconosco le manipolazioni, il niente che ‘’qualcuno’’ vorrebbe vendermi per vero.. E’ sufficiente vivere , andare al mercato, viaggiare fuori dai confini nazionali, leggere un giornale straniero … Basta viver e,  andare allo stadio, prendere il tram o il treno dei pendolari e scoprire che le parole non dette parlano, raccontano meglio di un articolo di spalla o di apertura di un giornale. Basta vivere  e mantenere un equilibrato senso della ricerca, per riconoscere ciò che  è giusto, vero che poi è tutto ciò che è veramente bello e poi dire: Io so che questo non è un paese aperto ai giovani e al loro futuro Io so che viviamo in tempi difficili Io so che la corruzione sta divorando il paese Io so che è tornato il tempo di dire che il nero è nero e il bianco è bianco e poi ricominciare. Io so […] Vedo l’immondizia ai lati delle strade , l’immigrato che vende calzini davanti al super mercato …  l’umanità perduta che ‘’qual...

Risposta

      Rispondo all’ultimo tuo messaggio partendo dalla fine. Nel salutarmi mi definisci “amico di Gesù”. Forse non lo sono Sono uno che sovente sbaglia Stasera, come ogni sera, intorno alle 21 sono uscito per camminare. Lo devo fare A quell’ora la strada è quasi deserta. Solo qualche giovane entra o esce dai bar. Scendo lungo il corso, attraverso piazza Garibaldi, raggiungo piazza della Vittoria, l’attraverso e prendo il viale della Stazione. Stasera, sul marciapiede parallelo al mio,  camminava un uomo. Era ubriaco e barcollava e diceva frasi sconnesse in una lingua che non era la nostra. Camminava come un clown Ha continuato a parlare a voce alta fino alla stazione. Volevo attraversare la strada per  avvicinarlo, parlare con lui ma non l’ho fatto. All’altezza della caserma Lanari, un signore che camminava in senso opposto al mio si è fermato a guardare il clown che ubriaco continuava a parlare ad alta voce in una lingua sconosci...

Stanno vendendo il paese

    Stanno vendendo il paese Stanno rubando il futuro alle giovani generazioni Stanno costringendo i giovani ad emigrare Stanno impoverendo gli anziani Stanno impoverendo le famiglie Siamo tutti più poveri … Tutti tranne quelli che: Stanno vendendo il paese Stanno rubando il futuro alle giovani generazioni Stanno costringendo i giovani ad emigrare Stanno impoverendo gli anziani Stanno impoverendo le famiglie   2011

Trema la terra

  Trema la terra

Voci

  Voci, ombre le voci dei paesi e delle comunità scomparse, Le ombre di quelli che non ci sono più e il mio pianto come un requiem. Piccole ombre Noi che siamo rimasti abbiamo perso tutto. Non solo voi ma con voi anche quello che eravamo

L’indifferenza

  L’indifferenza uccide la speranza, il futuro possibile, quello che avevamo e che vorremmo tornare ad avere noi che un terremoto devastante ha allontanato dalle nostre case, dal tanto o dal poco che avevamo: le strade e le piazze, gli stretti vicoli e i tetti che lenti degradano verso il piano. Le nostre radici, le nostre vite.

Lettera - Autunno / Inverno 2018

  Agosto arrivò con le sue notti calde e il sole del mezzogiorno. Qualche scroscio di pioggia, è vero, e rivoli d’acqua lungo i vicoli e le piazzette del centro storico. Piogge benedette per il bosco di licino bruciato dal caldo asciutto, torrido del 2012 Ci furono incendi nel 2012 e canadair a bombardare acqua sul monte e impedire il peggio. Il peggio! …   Il peggio è poi arrivato e ha cambiato l’orizzonte dei giorni, il futuro, il nostro stare tra la gente e le cose. Alle 3,36 del 24 agosto del 2016 un terremoto ed io, come nel‘97 ho pianto pensando agli uomini e alle donne dell’Appennino Centrale, alla gente sotto le macerie, alla morte degli innocenti Insopportabile pensiero. Voci, ombre le voci dei paesi e delle comunità scomparse, le ombre di quelli che non ci sono più e il mio pianto come un requiem. Piccole ombre Noi che siamo rimasti abbiamo perso tutto, Non solo voi ma con voi anche quello che eravamo. Sono passati quasi 3 anni da...