Risposta

 




 

 

Rispondo all’ultimo tuo messaggio partendo dalla fine. Nel salutarmi mi definisci “amico di Gesù”.

Forse non lo sono

Sono uno che sovente sbaglia

Stasera, come ogni sera, intorno alle 21 sono uscito per camminare. Lo devo fare

A quell’ora la strada è quasi deserta. Solo qualche giovane entra o esce dai bar.

Scendo lungo il corso, attraverso piazza Garibaldi, raggiungo piazza della Vittoria, l’attraverso e prendo il viale della Stazione.

Stasera, sul marciapiede parallelo al mio,  camminava un uomo. Era ubriaco e barcollava e diceva frasi sconnesse in una lingua che non era la nostra. Camminava come un clown

Ha continuato a parlare a voce alta fino alla stazione. Volevo attraversare la strada per  avvicinarlo, parlare con lui ma non l’ho fatto.

All’altezza della caserma Lanari, un signore che camminava in senso opposto al mio si è fermato a guardare il clown che ubriaco continuava a parlare ad alta voce in una lingua sconosciuta. Un signore, un uomo, uno che non avevo mai visto.

Stava per attraversare la strada ma poi si è fermato

"Che facciamo", gli ho chiesto

"Non possiamo fare nulla", mi ha risposto,"è perso".

"Lo hanno abbandonato".

L’indifferenza ha qualcosa di micidiale in se e uccide i più deboli …

[ … ]

Un uomo muore,

vacillando,

e nessuno tende la mano per salvarlo …

Amico di Cristo mi dici ma Gesù, stasera,  stava sul lato opposto della strada, quello sbagliato.

Una sola cosa avrei potuto fare e non l’ho fatta. Potevo attraversare la strada, raggiungere il vecchio che barcollando come un clown parlava ad alta voce con un non-so-chi  che  forse era lui stesso  e farmi prossimo

Solo quello potevo fare ma non l’ho fatto.

Cristo, stasera,  stava nel lato opposto della strada, quello sbagliato


Dalla mia residenza, 2 giugno 2014


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