24 Agosto 2016
Il respiro della terra
ha attraversato le strade e le piazze, i vicoli stretti di queste nostre città
antiche
E’ bastata una scossa,
un colpo di tosse, per abbattere le case e trasformare una calda notte d’estate in un’apocalisse
Un respiro che conosco, che mi sveglia …
la casa trema, un rumore che cresce, che diventa via via più forte.
Scendo dal letto, il pavimento sfugge. Afferro i vestiti e cerco di raggiungere
la porta ma non si apre
Una liturgia di
movimenti che si ripete e angoscia
La mia abitazione, un palazzotto del Centro Storico di Spoleto
appena sotto l'antica Torre dell’Olio, ha subito danni soprattutto a seguito
del sisma del 30 Ottobre.
In attesa della protezione civile, all’inizio del mese di novembre, ho chiamato
un amico, un uomo esperto e lui è venuto accompagnato da un ingegnere. Hanno
controllato, valutato i danni, concluso che una parte dell’abitazione era inagibile...
La casa è grande, quasi 300 mq di spazzi e mobili avuti in eredità.
Fu dei nonni, di mio padre, dei suoi fratelli e delle sue sorelle; di mia madre
ed ora della mia famiglia.
Stanze che s’inseguono, che raccontano quello che
siamo stati, noi, nei momenti
felici e in quelli dolorosi … spazzi che
raccontano il tanto o il poco che siamo oggi.
Che fare ?
Lasciare la casa ma per dove ?
Piazza del mio
paese
non c'è spazio
più aperto.
Piazza dei
giochi e degli amori,
dei vicoli,
stretti,
dove il sole
passa
disegnando
triangoli di poesia
Queste sono le mie strade, qui c’è la gente che conosco, il mio mondo …
quello che ho raccontato con le mie poesie.
Anni lontani

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